Il Ministro per la pubblica d-istruzione Mariastella Gelmini avanza la suggestiva proposta di stabilire un tetto del 30% di presenze di studenti stranieri nelle scuole medie inferiori e superiori, “per evitare classi ghetto e favorire la didattica e l’integrazione”.
Il Ministro Gelmini ha infine ricordato che la “Quota 30” avrà numerose applicazioni grazie al Governo Berlusconi. Ecco un primo provvisorio elenco fornito dallo stesso astro nascente del centro-destra italiano.
- Almeno il 30% degli studenti delle scuole superiori dovranno essere bocciati, per evitare il congestionamento delle università italiane.
- Almeno il 30% dei professori dovrà essere iscritto al Popolo della Libertà, per evitare “l’egemonia culturale della sinistra comunista che lava il cervello ai nostri ragazzi”.
- Almeno il 30% dei professori dovrà parlare bergamasco, per evitare “l’egemonia culturale della sinistra terrona e romano-centrica”.
- Almeno il 30% dei bidelli dovrà leggere “Il Giornale” durante l’orario di lavoro e ripetere a memoria gli editoriali di Vittorio Feltri.
- Almeno il 30% delle bidelle dovrà insultare una volta al giorno Concita De Gregorio e tutte le giornaliste donne de “L’Unità”.
- Almeno il 30% degli studenti stranieri dovrà essere ribatezzato con nomi di limpida origine nordica, possibilmente ispirati alle leggende del ciclo celtico.
- Almeno il 30% delle classi dovrà intonare “O mia bella Madunina” all’inizio delle lezioni.
- Almeno il 30% degli studenti dovrà indossare il cilicio, per imparare “il valore della sofferenza e dell’obbedienza”. Al restante 70% è fatto obbligo di sfoggiare una spilla-crocifisso, reperibile come allegato al settimanale “TV Sorrisi e canzoni”.
- Almeno il 30% delle gite di classe dovrà essere effettuato nei campi rom. Sono raccomandati bastoni e accendini.
- All’opposizione parlamentare sarà garantito sempre un tetto massimo del 30% dei deputati.
Pronta la replica dei partiti di centro-sinistra: “Quest’ultima è un’imposizione inutile e dannosa, perché eccessivamente ambiziosa. Non sappiamo quando raggiungeremo un così ampio elettorato. Sediamoci a un tavolo e rivediamo le stime”.